Capita di non valorizzare ed apprezzare le persone care e capita di non valorizzare se stessi.

Tempo fa una cliente mi espresse la Sua insoddisfazione circa la vita di coppia che conduceva, in particolare verso l’atteggiamento del compagno : era sempre trascurato sia nell’estetica che nel rapporto di coppia, dava per scontata ogni cosa, compresa l’attrazione che poteva esercitare sulla convivente. Lei era sfiduciata e iniziava a perdere interesse verso quella persona e quella vita, anche se con estremo dispiacere.

Chiesi alla Signora di accompagnarLa per una passeggiata per le vie centrali della città e, mentre camminavamo, Le chiesi dimenticare per una oretta il compagno, di guardarsi attorno senza tabù, osservando con attenzione i primi cento uomini che avremmo incrociato e La avrebbero potuta interessare al punto di immaginare un appuntamento con uno di loro.

Seduti al tavolino di un bar, passammo in rassegna le Sue impressioni, aveva individuato un paio di persone ma per vari motivi, abbigliamento, espressione, empatia…, nessuno di loro poteva essere lontanamente paragonato al Suo compagno.

Le consigliai di riflettere ed eventualmente spronare il convivente ad una maggiore attenzione al loro rapporto, anche rinnovando Lei stessa il look ed il modo di porsi, le chiesi anche di combinarmi un incontro per un caffè con il compagno, evitando la Sua presenza, cosa che avvenne.

Durante il caffè capii di poter osare e, con discrezione,  proposi al compagno di curarsi maggiormente, di iscriversi ad una palestra (la frequentazione di un centro fitness aumenta l’attenzione alla propria persona nel suo insieme) e di pensare al valore che attribuiva al rapporto con la convivente. La prese bene!

Meditate gente, meditate…Pensaci