images Lavorando costantemente in ambito sportivo sono consapevole di come ogni atleta ricerchi il miglioramento con dedizione, costanza ma sopratutto senza pregiudizio alcuno. I campioni cercano costantemente di imparare il gesto o un particolare da qualcuno che meglio di loro lo ha saputo interpretare in maniera utile, magari osservando anche altri atleti non per forza vincenti. I campioni sanno osare e sperimentare nel modo più disinibito, senza pregiudizi, il loro fine è migliorarsi e per questo non temono sconfitte o brutte figure, hanno uno scopo, fissano per questo i loro obiettivi e quindi agiscono di conseguenza, ogni loro azione è finalizzata e pensata nella modalità più ” furba” possibile.

Lavoro, ormai sovente, anche nel settore business e non smetto di sorprendermi nel notare quanto la rigidità dei processi decisionali, la paura del nuovo e della sperimentazione frenino anche realtà importanti e ben strutturate.

Pensate se ogni collaboratore di un impresa approcciasse il suo compito anche solamente come uno sportivo dilettante una gara amatoriale, quale sarebbe il risultato? Straordinario vero?

Perché allora non farlo? Cosa impedisce alle imprese di cambiare la propria metodologia di lavoro, di rendere sfidante e divertente per tutti il lavoro?

Vero non tutti sono atleti, esistono i pigri, esistono persone che non si mettono in gioco…be…nello sport in genere non giocano!